
Come essere felici?
Come essere felici? Una domanda che tutti si pongono, ma che non ha una risposta unica. Siamo infatti individui diversi ma possiamo comunque, attraverso le letture delle opere dei grandi pensatori, individuare alcuni punti chiave, condivisi da tutti.
Il simposio
5% OffLettera sulla felicità: saggezza infinita in sole 70 pagine
Epicuro nasce nel 341 a.C. e nel 306 a.C. fonda la sua scuola aperta anche alle donne e agli schiavi (un gesto molto interessante, pionieristico per l’epoca). I suoi scritti furono in gran parte persi, ma non la celebre Lettera a Meceneo, conosciuta come la Lettera sulla Felicità che inizia così:
“Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. Cerchiamo di conoscere allora le cose che fanno la felicità, perché quando essa c’è, tutto abbiamo.”
Un grande filosofo che da 23 secoli non smette di insegnare che non può esserci la felicità senza il piacere. L’invito è quello di amare se stessi, rispettarsi e rispettare gli altri senza mai danneggiarli. Si dice che Epicuro fu il meno bugiardo di tutti i filosofi greci, ma venne senz’altro odiato e diffamato dai suoi colleghi dell’epoca per la diversità delle sue opinioni in molti argomenti e per il grande seguito che riscuoteva il suo pensiero.
“Proviamo bisogno del piacere quando soffriamo per la mancanza di esso. Quando invece non soffriamo non ne abbiamo bisogno. Per questo noi riteniamo il piacere principio e fine della vita felice, perché lo abbiamo riconosciuto bene primo e a noi congenito. Ad esso ci ispiriamo per ogni atto di scelta o di rifiuto, e scegliamo ogni bene in base al sentimento del piacere e del dolore”
Lettera sulla felicità di Epicuro tratta, in definitiva, la visione epicurea del percorso che porta alla vera felicità. Lo fa in maniera delicata, confidenziale, amichevole. Un libro che ha in poche decine di pagine (e in pochissimi euro di costo) un’immensa saggezza e l’offerta di molti spunti molto attuali.
Il simposio
5% OffUn libro da avere, sul comodino, da leggere e rileggere qualche minuto, ogni giorno, per ricordarci di quanto la felicità sia un concetto semplice, sin dal 500 a.C..