
I commenti sotto ogni articolo che tratti i termini “passeggiata” e “aria aperta” sono esilaranti, a senso unico, carichi di rabbia e frustrazione:
“Non comprendo come la passeggiata sia compatibile con le necessità i motivi di lavoro e salute. Mistero. “
” Ancora non si è capito che non uscire di casa non è una raccomandazione ma un OBBLIGO !!!!!”
” Sarà mica un sacrificio stare a casa a fare il nulla assoluto dico io?!? Ma andate a quel paese camminando e distanziati di 1 mt “
E quando qualcuno prova a contraddire il pensiero unico, con testa e buonsenso, viene demolito:

“non hai capito nulla… Il virus si contagia facilmente da persona a persona… Sul balcone se stai a distanza da tuo marito o figlio.. Stai a casa tua non in giro a propagare il virus!!11!!!”
” Passeggiare non è necessario… fate le scale di casa se volete muovervi “
” Sei un coglione che non capisce un cazzo, dobbiamo stare tutti a casa TUTTI!!! “
Maledetti criminali della passeggiata in mezzo ai campi o in mezzo a un bosco, dove non si incontra anima viva ne’ prima ne’ durante l’epidemia da coronavirus. Maledetti perchè le possibilità di contagio sono enormi in mezzo ad un campo d’erba deserto, lungo l’argine di un fiume, tra le fronde degli alberi che stanno rinascendo.
Ma non vi vergognate? Se non volete rischiare di causare un’epidemia, andate al supermercato, suvvia! Andate in fabbrica, andate a prendere i detersivi, andate a prendervi un profumo, andate nelle centinaia di attività commerciali aperte, in rispetto del decreto vigente.
Ma chi ve lo fa fare di stare all’aperto, da soli, a respirare quest’aria pulita che il blocco da coronavirus ha prodotto? Ma statevene a casa, a lavoro oppure nei negozi!
La PSICOSI da coronavirus ha lavato talmente nel profondo i cervelli, già debilitati, degli italiani medi, da renderli dei mostri di cattiveria, col cervello spento e incapaci di un pensiero proprio. Incapaci di buonsenso, incapaci di distinguere un’attività rischiosa da una non rischiosa.
La verità è che manca sempre il BUONSENSO, parola tanto cara ai politici, tanto irritante per gli italiani. Che passano dagli assembramenti all’isolamento con la facilità con la quale l’uomo ragno passa da un grattacielo ad un altro. Tossici dell’assembramento ieri, tossici dell’isolamento oggi. Pronti a puntare il dito con cattiveria inaudita contro chi prova ad accendere il cervello. La passeggiata, la corsa sono attività essenziali e benefiche a patto che vengano svolte da soli, nei luoghi adatti, nel momento adatto.
Italiani medi: spegnete la TV, accendete i cervelli.
Il problema non è chi va a fare una passeggiata nei boschi da solo, é ovvio, non può essere contagiato né contagiare nessuno, ma se tutti usciamo a fare una passeggiata, perché siamo tanti che ne sentono il bisogno, ci ritroviamo tutti insieme a fare una passeggiata, dove una volta non si incontrava mai nessuno
Capisco il tuo ragionamento Tommaso, ma la quarantena produce esattamente questo. Se si potesse uscire dopo 1 mese di quarantena, ci sarebbe il pienone nei campi, spiagge e montagna. Se invece fosse restato concesso camminare in luoghi isolati, non ci sarebbe questo rischio. La gente non sarebbe in debito d’ossigeno dopo la clausura e avrebbe continuato a mantenere uno stile di vita simile al precedente. Io avrei optato per punire severamente gli assembramenti, ma lasciando la libertà di stare in mezzo alla natura da soli.
La buona fede c’è tutta, ma in mezzo a chi “sa che può camminare in luoghi isolati” ci sarà SEMPRE chi crede che “se esce così poca gente, perché non farmi due passi in paese/città?”
E se questo ragionamento lo fanno in tanti, ecco gli assembramenti, che già ci sono così con le norme iper restrittive che abbiamo, figuriamoci con un po’ di “sana libertà concessa”.
Per non parlare di chi, per andare in luoghi isolati, deve passare dalle strade del paese/città magari a piedi.
Ahimè, siamo un po’ lenti a capire così, un via libera credo avrebbe amplificato il contagio e l’irresponsabilitá di molte persone.
Secondo me, sia chiaro 🙂
Quando dite se facessimo tutti così sarebbe pieno di gente…. dipende molto dal comune. E dalla zona. Qui se uscissimo tutti da casa allo stesso momento saremmo ancora più distanziati visto che ci sono 20 persone in questa località. Chi vive in città ha tanti vantaggi, ma quello di essere isolato non è fra quelli. Il problema e che quando i legislatori o le persone comuni pensano a tutti gli italiani pensano sempre e solo a quelli che vivono in città. Cè un sacco di gente che vive in mezzo al nulla e viene controllato dalla forestale solo perchè voi che vivete in città non potete uscire e siete frustrati e non riuscite a pensare che ci sia gente che vive in un modo e posto diverso dal vostro. Le leggi le fanno per voi e noi che abbiamo scelto di vivere in montagna ci subiamo i vostri problemi e paranoie. Avete goduto per anni di avere la banca sotto casa, il panificio, la farmacia, il supermercato, la posta, gli uffici della regione e del comune ed ora un pò di sacrificio vi farebbe bene, senza invidia per quelli che vivono già isolati da anni e che vivono in montagna proprio perchè quello che secondo voi è “scomodo” in montagna per noi è necessario ed è stata una scelta consapevole.
Non sono assolutamente d’accordo con te. Probabilmente tu parli così così perché non sai cosa dici. Sono molti anni che giro nelle montagne attorno alla mia città, per ore mi piace girare in completa solitudine. Qualche volta è vero incontro qualcuno, ma spesso nessuno.
Quindi, se quando si poteva uscire pochi uscivano, spiegami perché mai adesso dovrebbero andare tutti in montagna?
Ma ovvio che non si deve passeggiare al mare… ma in campagna… per esempio chi cazzo ci va? Chi ci andrebbe? E poi anche se incontri una persona basterebbe evitarla, uno a destra e uno a sinistra. Basta usare il cervello!
Bravo Tommaso, hai tradotto perfettamente il mio pensiero. E’ quello che continuo a cercare di spiegare agli amici sportivi che continuano a correre ecc….. Anch’io amo lo sport, anch’io uscirei volentieri, pero’ se la pensassero tutti cosi’ saremo tutti fuori!
Certo, finché i geni che ci governano t’impongono di stare a duecento metri da casa è difficile che non si creino assembramenti.
bravo….spiegami perchè qui in Germania noi siamo liberi di uscire, fare una passeggiata in coppia o a correre sempre in coppia, oggi con un amico-a domani con un’altro amico-a io vado in scooter, in bici in auto e posso portare con me un solo passeggero, domani un’altro, secondo te noi in Germania dovremmo ora essere tutti contagiati?
Io capisco. Capisco tutto. C’è però un piccolo problema: se tutti quanti ragionassimo così, andremmo a farci la passeggiata nel verde, diventando troppi in poco tempo. Quindi, se io vado nel bosco, anche gli altri si sentiranno in diritto di farlo. Ovviamente, è la mia opinione personale: da amante delle passeggiate e della natura, ma senza problemi di salute. Coerentemente ad essa, scelgo di fare una corsetta intorno a casa mia o movimento in casa. Ovviamente, chi ha altre serie necessità che necessitano di misure diverse, dovrebbe poi essere tutelato.
Capisco il tuo ragionamento Sara, ma la quarantena produce esattamente questo. Se si potesse uscire dopo 1 mese di quarantena, ci sarebbe il pienone nei campi, spiagge e montagna. Se invece fosse restato concesso camminare in luoghi isolati, non ci sarebbe questo rischio. La gente non sarebbe in debito d’ossigeno dopo la clausura e avrebbe continuato a mantenere uno stile di vita simile al precedente. Io avrei optato per punire severamente gli assembramenti, ma lasciando la libertà di stare in mezzo alla natura da soli.
Sono dell’opinione che passeggiare nei boschi e nei campi non rappresenti un pericolo perché difficilmente ci si trova a distanza di un metro,eppoi si può sempre deviare per restare a distanza di sicurezza. Io sono diabetico fare la passeggiata o il giro in moto nei boschi mi aiuta ad avere un buon controllo della glicemia cosa che mi riesce più difficile restando in casa.
ti auguro di provare il coronavirus e la paura che emerge quando ti colpisce, ti assicuro che poi ti passano tutte le fantasie e le voglie di camminare. D’altra parte pensa che stare un mese in casa non ha mai ucciso nessuno, anzi se lo avessimo fatto a quest’ora tutti potremo uscire di casa e non solo voi fautori delle “sgambate perchè ne ho bisogno”.
Pensa ai malati che stanno in casa per anni, pensa a quelli che sono handicappati e che per loro è una vera necessità uscire e spesso è impossibili spiegare loro il perchè, pensa a quelli che devono uscire per andare a lavorare per mantenere il tuo standard di vita. Chiedi a loro se hanno veramente voglia di uscire tutti i giorni, chiedi a quelli di Bergamo se hanno voglia di uscire per una passeggiata…e medita un po’ su cosa potresti fare per gli altri stando a casa. Scusa ma il tuo diritto di libertà si scontra con tanti altri diritti che tu manco vedi, io mi sono chiusa in casa per permettere a loro di uscire, non a te che non ti sforzi nemmeno di pensare che ci sono persone che ne hanno veramente bisogno
Silvia, gli auguri di provare il male non sono mai un bel messaggio da dare.
Vergognati dei tuoi ragionamenti scemi, IMBECILLE. È colpa di amministratori DEMENTI se a Bergamo è successo quel che è successo e non di chi corre e passeggia DA SOLO proprio x evitare l’immunodepressione ed il Covid 19! Mi FAI SCHIFO!!!
Ed è proprio in questo frangente che la vera natura dell’essere umano viene fuori !!! Quello che vedo non mi piace !!!! Ragion per cui vado nei boschi a prescindere da qualunque divieto abbraccio gli alberi e vivo in simbiosi con i miei fratelli animali che a differenza dell’essere umano hanno il cuore puro !!!!!
Grazie del commento Loretta! Condivido le tue parole!
La vera natura di noi italiani è che a tutti i costi non vogliamo seguire le regole. Non è odio se chiediamo a tutti di restare a casa con fermezza. È puro amore perché vogliamo proteggere le persone che ci stanno accanto!
Se tu sei così più pura di noi perché non vai ad aiutare le persone che hanno bisogno invece di pensare solo a te stessa?
Il buon senso non esiste negli esseri non pensanti….io ho la fortuna di avere un bel giardino e quindi la possibilità di fare la mia ginnastica all’ aria aperta..godendo di un bel sole!Amo molto stare sola, ma nello stesso modo, socializzare..in assenza di questo, credo sia fondamentale nutrire la nostra mente e il corpo, quindi l’anima. Lo stare rinchiusi quando non strettamente necessario, può essere veramente deleterio e pericoloso🍀❤️🍀
Grazie del commento Chiara! Belle parole e buoni propositi da tenere in considerazione! 🙂
Sono un grande appassionato di corsa e camminata in montagna,vivo in costiera Amalfitana, dove durante l’anno il turismo è la nostra fonde di economia,ma in questi posti per lo più in vallate ,la densità abitativa diventa esagerata, l’unica salvezza sono le meravigliose montagna che sovastrano questo luogo meraviglioso,mai frequentate, adesso non le posso godere, dopo che ho passato la mia vita in questi luoghi , dove ho sempre trovato la mia dimensione, assurdo.
Quanto ti capisco Giuliano! Anche io trovo la mia dimensione nella natura, non sai quanto mi manca poter andare da solo su una montagna a stare in silenzio. Non vedo l’ora di poterlo fare! Grazie del commento!
Siccome non si può dividere la polazione in base alla distanza dai centri abitati e proprio per la mancanza del buon senso nella maggioranza dei “furbetti” Italiani è giusto vietarla per tutti. Dispiace per coloro che appena fuori casa hanno i boschi ma se fosse loro permesso avremmo gente che si sposta in macchina pur di raggiungere zone disabitate. Poi come si può sapere se il sentiero che ci apprestiamo a compiere non sia appena stato utilizzato da un’altra persona magari infetta. Se tutti fossimo disposti a fare sacrifici ne usciremmo senz’altro prima. Altrimenti, buona fortuna…
Capisco il tuo ragionamento Fabio, ma la quarantena produce esattamente questo. Se si potesse uscire dopo 1 mese di quarantena, ci sarebbe il pienone nei campi, spiagge e montagna. Se invece fosse restato concesso camminare in luoghi isolati, non ci sarebbe questo rischio. La gente non sarebbe in debito d’ossigeno dopo la clausura e avrebbe continuato a mantenere uno stile di vita simile al precedente. Io avrei optato per punire severamente gli assembramenti, ma lasciando la libertà di stare in mezzo alla natura da soli.
PS: un sentiero non porta con se’ una carica batteriologica tale per cui se ci cammina un infetto, automaticamente chi ci passa dopo si infetta.
Grazie… Ogni tanto di legge anche qualche perla di saggezza.
Non è possibile infettarsi fuori al aria fresca se qualche minuto prima è passato un infettato. State esagerando
La legge è uguale per tutti, sia che si viva vicino alla campagna che in città. Perché se una persona si sente libero di uscire a farsi un giro nella macchia, lo può fare Tizio, Caio, Sempronio, col cane, il figlio. Onestamente, di quando in quando occorre guardare aldilà del proprio interesse.
Mi trovo pienamente d’accordo con te
Grazie del commento Fabrizio!
Comprendo che la normativa, pensata soprattutto per le città, non preveda deroghe. Ma il buon senso impone di accendere il cervello e laddove ci si possa dirigere immediatamente in grandi spazi aperti, con assoluta sicurezza, non ci sono pericoli di diffondere il virus…. Paesini di campagna, di collina, di montagna e di mare potrebbero tranquillamente prevedere la possibilità di attività all’aria aperta ma siccome ci sono molti bacchettoni con la bava alla bocca, seppure in spregio al più banale buonsenso, i rappresentanti dell’ordine devono eseguire gli ordini….
Esatto Giovanni! Grazie del commento!
sono d’accordo è da ormai tanto tempo che lo dico anch’io , MANCA IL BUON SENSO !
Si colpevolizzano i cittadini per far dimenticare che i veri incompetenti sono i governi che non hanno previsto l’arrivo di questa pandemia .
Il buon senso mi fa pure pensare che sarebbe meglio per i cittadini portare maschere in tessuto , lavabili e quindi riciclabili visto che il virus morirebbe con un lavaggio a 60 gradi.
Nel caso contrario bisognerebbe spendere milioni di euro per acquistare milioni di maschere alla Cina con un notevole impatto economico ed ecologico.
Grazie del commento Alessandro!
Teoria della spirale del silenzio di Neumann
Parafraso: “bisogna considerare che gli individui temono l’isolamento sociale per cui tendono a conformarsi alle opinioni dominanti così da esprimere pubblicamente solo quelle che ritengono che gli altri pensano ed evitando di esprimere opinioni che pensano che costituiscano la minoranza.”
Ottima teoria per spiegare il momento! Grazie del commento Federico!
Il cervello è come un paracadute, funziona solamente quando è aperto…
Grazie del commento Ivano, concordo!
La gente è impazzita, chi prima si prodigava in aperitivi, feste e quant’altro senza mai fermarsi, ora si sente eroe della patria a stare in casa. Difendendo a ” spada tratta” la questione e sopratutto esprimendo con violenza tutto cio. Galvanizzati dal martellamento mediatico del noto slogan. A 1km da casa mia c’è un lago, vicino a un fiume in cui sono solito ad andare durante tutto l’anno. Nelle giornate più gremite, in 2 ore circa incontro al massimo 10 persone… (prima della quarantena). Potete immaginare l’immenso male che si puo arrecare all’umanità.
Sembra che stare nella natura, provochi danni ( agli altri) quando invece arreca benefici (a se stessi).
Concordo con ogni singola parola del tuo commento Sam!
Fantastici!! Grazie!
Roberta Carta.
Grazie del commento Roberta!
Se tutta l’Italia se ne fregasse e facesse quanto stupidamente qui consigliato, allora saremmo ancora più nella merda. Non è con l’egoismo del ho bisognoa di fare una cacmminata, che si risolve questa emergenza mondiale
Caro Roberto, l’articolo è del 20 Marzo, quando ancora si poteva fare sport all’aria aperta. Non c’erano quindi decreti vigenti che lo impedivano, solo tante persone rabbiose che offendevano chi, rispettando i decreti, si concedeva una passeggiata.
Non hai capito niente. Non Si deve passeggiare perchè quando succede qualcosa ti devono portare all‘ospedale e tu ignorante prendi via un posto a una persona che sta morendo. È cosi difficile a capire ?
Ecco un tipico esempio di italiano medio che offende chiunque prova a fare un ragionamento diverso da quello della massa. Ovviamente, si contano a centinaia gli infortuni durante le passeggiate, come darti torto. Un’attività pericolosissima per gli infortuni.
In Italia ed essere contagioso sono gli eccessi, più che le ipidemie. Manca la tolleranza e il buon senso, ma forse non c’è mai stata. Per fortuna in Italia non è permesso detenere armi, sennò chissà quanti cecchini a sparare a chiunque si trovi fuori. Chi si indigna vieta le passeggiate nei boschi è chi il bosco lo conosce solo per i barbecue. Questi è meglio che rimangano a casa.
Mamma mia…io ho amici trekkers che lavorano in ospedale…ora alcuni sono positivi… perché nn hanno avuto a disposizione i presidi di protezione…stare all’aria aperta nel bosco è ovviamente salutare…stare in coda dal tabaccaio è poco salutare…. però è consentito il contrario… quindi….ragionate un po’….
Sig. Nessuno, come vede da molti commenti banali e superficiali che le hanno fatto… è una battaglia persa. Grazie comunque del suo bellissimo intervento.
Tommaso, questa risposta è la tipica di uno che ha adottato l’atteggiamento “pecora” come tanti in questi giorni, e che si ostinano di pensare per gli altri. SE SEI UN DEFICIENTE E NON RIESCI A TENERE LE DISTANZE E SE TI AGGREGI AD ALTRI, STAI A CASA, ALTRIMENTI STAI ZITTO E NON ROMPERE I C…A QUELLI CHE SI POSSONO COMPORTARE A MODO!!!
Credo che più letale e pericoloso di ogni virus. Resti sempre l’ignoranza . Ed il buon senso .
Grazie… Ogni tanto di legge anche qualche perla di saggezza.
Nel mio precedente commento facevo riferimento a passeggiate solitarie nei boschi e nei campi e a giri in mtb non in moto, è ovvio che intendo che con la mtb si devono percorrere strade e sentieri dove non ci sono ostacoli o pericoli di cadute rovinose in poche parole fare giri in massima tranquillità e sicurezza.
fin dal principio ogni provvedimento, intervento pubblico, dovrebbe essersi ispirato alla promozione della salute: Igiene complessivo della persona, degli ambienti. Informazioni di salute, dei bisogni primari della persona, una persona che si strafoga, pratica usuale del nostro stile di vita, non si ascolta, consolazione quasi inevitabile in questo periodo, ha l’effetto di squilibrare l’abitat digestivo formato da microbi : microbioma il corredo ereditato e microbiota quello che creiamo con il nostro stile di vita, non solo col cibo, ma con il movimento, il respiro ed anche con le emozioni. La paura si sa indebolisce le immunità e crea spasmo vascolare, vasocostrizione, il sangue non circola e fatica a portare (sistema arterioso) nutrienti ed ossigeno alle cellule e ad eliminare i reflui (sistema venoso-linfatico) etc. L’effetto è una stagnazione dei reflui, si fatica ad eliminare perché alimentazione-eliminazione è una bilancia in equilibrio, etc. Un’occasione culturale, di vita anziché un richiamo ossessivo e disinformato sulla morte. Ogni provvedimento è stato ispirato alla punizione anzichè alla prevenzione. Fosse per questi provvedimenti saremmo tutti in galera. Castigare anziché educare e prevenire. Come se la scuola, la Costituzione, le leggi, le scienze dell’educazione non ci avessero insegnato nulla. L’attitudine all’odio sociale si è limato le unghie sullo straniero, ora siamo tutti stranieri. Sarà difficile ricostruire le relazioni umane e sociali dopo tanto odio. Interventi sull’educazione ai comportamenti igienici, è stato un po’ detto, ma troppo poco, per chi non sa è difficile distingue l’alito (non serve la mascherina) dal colpo di tosse (basta 1 metro di distanza) e dallo sternuto (ci vogliono 2,5-3 metri). Ma chi deve sternutire e tossire ha capito che non deve togliersi la mascherina per farlo? che basta abbattere lo sternuto sul braccio? Questo dovrebbe essere controllato ovunque : i saperi specifici sull’igiene, il corretto uso di mascherine e guanti buttati quà e là, in tasca, in casa… sempre gli stessi guanti e mascherine, meglio un foulard a trama fitta e lavato e messo a bagno mezz’ora con un goccio di varecchina. Informazione-educazione anziché repressione, più educatori che forze dell’ordine!!! Tenete le finestre chiuse… disse Zaia, esattamente il contrario di quello che dice l’igiene ambientale, ora per fortuna non lo dice più, ma nessuno nasce imparato e comprendo il politico buttato lì a dire cose che avrebbe dovuto dire un insegnante di igiene, un infermiere che queste cose le hanno nella pratica). Controllo soprattutto sugli ambienti a circuito chiuso, sui filtri dell’aria che immettono nell’ambiente sempre la stessa aria, se i filtri non funzionano “adio bisi” si dice dalle mie parti. Ci sono organismi di controllo sull’igiene ambientale: sui luoghi di assembramento ad alta carica virulenta e batterica (i virus si veicolano sui batteri) come ospedali, case di riposo, supermercati etc… hanno i filtri in ordine? da quando non li cambiano? Si punta il dito sul camminatore solitario, sul runner anziché educare alla distanza. Se si rispettano le distanze non servono le mascherine, se non negli spazi chiusi. Soprattutto vanno usati i 200 metri possibili, fatti usare dalle persone anziane che non si invalidino!!! che di salute ne abbiamo bisogno, lo stato d’ordine insegna solo la paura, cambia le relazioni sociali, umane, insegna a fare i poliziotti, o carabinieri, anziché le persone civili. Le disposizioni ministeriali dovrebbero essere adattate alle situazioni, se ho un parco davanti a casa, entro i 200 metri (misura epidemiologica che può aiutare a circoscrivere l’aria di contagio) perché non posso usarlo? A Mestre abbiamo da anni militari e forze dell’ordine nei parchi, per vigilare “sullo straniero”, gli spacciatori scorazzano e i poveri, senza casa sono lì a sorbirsi i sermoni. Basterebbero due poliziotti, meglio due educatori, forze civili, ad educare sulle distanze, ad informare, il numero anche nei parchi, aperti. La misura dei 200 metri non crea resse. Io non sono invidiosa di chi ha il parco davanti casa, l’ossigeno fa respirare anche me che abito ad 800 metri di distanza. E le soluzioni terapeutiche? ci sono parecchi giorni prima di arrivare al punto di non ritorno tutti in ospedale ad aumentare la carica infettante, a portarla a casa con gli operatori sanitari non a caso i più colpiti dal contagio, ben vengano i medici che hanno, da pionieri (ma la sanità avrebbe dovuto già funzionare così, anche a domicilio, non oltre 1000 pazienti per un medico di famiglia) hanno portato saturimetri ed ossigeno a domicilio, e poi monitorati a distanza, vedi Piacenza, il dr Luigi Cavanna, primario di Oncologia, col suo caposala, oltre 100 persone, tutte con sintomi manifesti, quasi tutte guarite e solo due in ospedale, ma compensate. Grazie di questo post, vedo purtroppo che i lumi della ragione sono annebbiati dall’ossessione di questi social e misure d’ordine che mi fanno preoccupare non poco sulle conseguenze del covid 19 (ma non è colpa sua) sulla democrazia. Il re è nudo ed anche antidemocratico. Leda
Più che spegnere la TV, direi di spegnere i social, è proprio lì che si foraggi questa rabbia contro il solitario/a camminatori nel deserto dela campagna. (fortunato chi ha la possibilità di averne vicinissimo a casa )
E la pesca subacquea, ne vogliamo parlare? 🙂
Partenza da casa con la muta, due ore d’acqua (che in questo periodo è limpidissima perché non ci sono imbarcazioni e meno scarichi) rientro di corsa a casa… niente. Problemi di contagio anche li! 🙁
mi è piaciuto sia articolo che i commenti che ha scatenato, ma purtroppo quando si fa un divieto deve essere applicato a tutti e basta. Il buon senso non può avere “ragione”. ….E questa volta mi allineo con le autorità. Mario
dici di capire e di comprendere ma stai solo facendo l’untore mediatico..
parli di buon senso ma dai dell’idiota a chi segue le regole..
signor nessuno, nomen omen..
Grazie della lezione di vita Signor Qualcuno. Se manifestare la propria opinione in un blog con qualche lettore è essere un untore mediatico, forse è il caso di fare un ripassino sulle regole basilari della democrazia. Un saluto
Sono totalmente in disaccordo. Tutti in casa, niente passeggiate o sport vari. Andrebbero limitate molto di più le attività commerciali ed aumentati i controlli per le persone che stanno in giro a zonzo. Perché la penso così? Perché vedo la cosa dal punto di vista sanitario dato che sono uno degli “stronzi” del 118. Fino alla settimana scorsa ho soccorso un tizio che in giro bellamente nella natura si è rotto tibia e perone. Tutto nella norma si potrebbe dire, se non fosse per il fatto che il signore in questione era un positivo asintomatico al covid-19 (ignaro) ed ha messo in pericolo me come sanitario, il mio equipaggio ed i carabinieri intervenuti. Quindi, se non avete le competenze per parlare, state a casa ed evitate questi articoli inutili. La gente muore davvero, non è un film. Se vi fate male in mezzo alla natura poi chi vi viene a prendere? Siete sicuri di non essere infetti? Il problema non è il rischio di essere contagiato (se vai da solo è chiaro che non ti contagia la betulla che hai di fronte), ma è se siete infetti e per qualche sciagurato motivo qualcuno vi incrocia. Seguite le direttive e fatela finita di piangere come i bambini….che tra l’altro sono molto più maturi di molti adulti in questo momento.
Da agosto scorso abito in Francia. Qui le persone sono sottoposte a una quarantena rigorosa, come in Italia. Il governo ha però avuto il buon senso di concedere 1 ora di attività fisica al giorno nel raggio di un chilometro dal proprio domicilio, a condizione di rispettare la distanza di sicurezza. Casa mia si trova nel centro di una grande città, Nantes. Ebbene, vi posso assicurare che non ho mai visto assembramenti di persone o altre interpretazioni abusive della regola. Gli effetti sono palpabili: a differenza dell’Italia, qui c’è molta meno psicosi, nonostante l’andamento dell’epidemia sia altrettanto grave. Mi sembra che i governanti italiani mettano in atto il ragionamento: imponiamo 10, così otterremo 7. Il che è controproducente. Se impongo una regola irragionevole, spingo le persone a non prenderla sul serio e quindi a non seguirla. Prendere aria evitando di avvicinarsi agli altri non favorisce in nessun modo la diffusione del virus. Evitiamo di seguire le emozioni e usiamo la testa.
Va bene ma teniamo conto che da controlli sul traffico telefonico della Polizia Postale all’inizio del blocco solo il 30 per cento delle persone si muoveva, mentre col passare del tempo, questa percentuale è salita prima al 35 e poi al 40 per cento. La gente senza cervello e scrupoli per gli altri ce n’è sempre tanta ma sembra che aumenti sempre. Anche a me da molto fastidio stare a casa, ma lo faccio per responsabilità verso me, la mia famiglia e gli altri.
Trovo assurdo che non si consenta la passeggiata in luoghi isolati e da soli e si consenta l’attività sportiva o la passeggiata nei pressi di casa. Se tutti uscissero in casa per passeggiare nei dintorni ci ritroveremmo in una manifestazione di piazza.
Allora dove è più probabile venir a contatto con gli altri, tra i boschi o nei dintorni di casa?
Gente senza cervello.
Buongiorno, il pro lema è che il benessere della passeggiata è uguale e pari al benessere del mio giro in moto e un giro tranquillo a cavallo. Na vedendo ujo che si fa una corsetta mo sento in dirotto anche io di uscire, detta anche emulazione… ora se poi io andando a correre, in moto, a cavallo, mi slogan la caviglia o mo spacco un braccio deco pur andare in ospedale e chiudere ambulanza e/o posti letto.. ora io dico ci chiedono di stare a casa per 1 mese… stiamo a casa. Non usciamo se no per fare la spesa 1 volta ogni tre settimane come faccio io… cosi non sporco e non tocco l’ascensore, un corrimano, il tasto del cancello, la maniglia della porta… io a ro pulito le mani, lui le avrà pulite.. mi sono toccato un occhio? A casa e nessuno insulta nessuno… anche perché se mio figlio è da 5 o 6 settimane a casa perché tu devi uscire per una passeggiata.. a casa. Dai abbiamo chi dovrebbe essere in quarantena che esce e se ne frega… altro che cattivo, vai diretto al processo per strage… ragazzi qui si muore e pensiamo alle passeggiate, alla moto e alla corsa, al cane e alla.spesa, al pane fresco, alla frutta e verdura, al kiwi di mattina perché se no non vado… facciamo che capiamo prima che è arrivato il momento di pensare al prossimo. Siamo i guerra e hanno suonato il coprifuoco, in questo momento si sta a casa giusto o sbagliato che sia… sempre dal mio pu to di vista
pensiamo sempre e solo a noi stessi …!!forse non abbiamo ancora capito che molte “Persone” potrebbero essere contagiate a causa dell egoismo di quelli che alle abitudini non vogliono rinunciare….e a quelli dico..state a casa e non scassate il caz… gli alberi li andrete a riabbracciare a maggio
Signori! Tutti argomenti pretestuosi forse dettati da una punta di invidia per chi vive nei piccoli paese dove l’assembramento accade solo alla festa padronale. Il mio 11000 ettari di territorio e 1000 anime fate la media. Pecoroni!
Basta limitare chi, quanti, quando, dove, tenendo sempre la distanza. Come pari e dispari quando c’è inquinamento. Come ora si fa ai supermercati ed altrove.
C’è sempre una soluzione senza aumentare il rischio, ma se la deve cercare.
Basta limitare chi, quanti, quando, dove, tenendo sempre la distanza. Come pari e dispari quando c’è inquinamento. Come ora si fa ai supermercati ed altrove.
C’è sempre una soluzione senza aumentare il rischio, ma se la deve cercare.
Qui non si dice di andare a fare le vasche nelle vie centrali delle città ma di andare a passeggiare nei parchi o sulle colline e nei boschi. Quando mai al parco del Maeisino a Torino si è stati a meno di un metro di distanza ? Abbiamo grandi parchi, il fiume.. ai bambini sono necessarie ore d’aria nella natura perché se no il trauma sarà esagerato. La vitamina D é indispensabile sia per i bambini che per gli anziani che potrebbero passeggiare nelle ore centrali della giornata (per ora visto che sono tiepide). Mentre i cani potrebbero andare nei giardini insieme ai runners di mattina o di sera. Si potrebbero aprire dei forum per capire le esigenze di tutti senza dire No e basta.